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COME NASCE EPPERTÈ

Epperté non è un classico ristorante, una volta entrati se ne comprende la ragione.

È una sfida che nasce dall’amicizia, dai rapporti, da legami di adulti che guardando con curiosità e attenzione l’esperienza della cooperativa sociale Impronta.

Desideriamo rendere stabile e sempre nuova la proposta lavorativa per i ragazzi che ne fanno parte.

UNA NUOVA AMICIZIA

Eppertè nasce per poter dare un’opportunità di lavoro ai nostri ragazzi, che partecipano attivamente a tutte le fasi del lavoro: dalla produzione della pasta, del pane, delle crostate, dei biscotti che sono personalizzati con il loro nome, al servizio in sala, la pulizia dei locali, al riordino del magazzino. Tutto è fatto con passione da loro, con loro.

Abbiamo iniziato una nuova avventura con il progetto del Ristorante, e stiamo continuando con l’apertura del nuovissimo e professionale Laboratorio / bar situato nell’area verde del Borgo San Giovanni… veniteci a trovare mentre impastiamo!

Un po’ di storia: LA SAGRA DEL PESCE

 

 

 

Il locale Eppertè nasce dopo anni di impegno della cooperativa sociale Impronta alla sagra del pesce. Un’esperienza intensa di lavoro ma anche di relazione. “Anno dopo anno la qualità del nostro servizio è migliorata, ci chiedevano se era il nostro lavoro, se avevamo un ristorante ma noi rispondevamo sempre di no. Fino a quando non si è presentata un’opportunità” . Un’occasione da prendere o lasciare e la cooperativa sociale Impronta, impegnata a creare percorsi di sviluppo per giovani disabili, non ha avuto dubbi: prendere!

E così da gennaio 2022 abbiamo aperto le porte al pubblico.

L’ORIGINE DELLA COOPERATIVA IMPRONTA

Impronta è una cooperativa sociale che si occupa di percorsi di accompagnamento al lavoro e attività volte a favorire l’autonomia in persone con disabilità.

Attraverso il RISTORANTE e il nuovo LABORATORIO / BAR (produzione propria di pasta fresca, pane, pasticeria), la cooperativa “Impronta” permettere ai ragazzi di sperimentare l’autonomia lavorativa che genera stima, dignità e la comprensione nel quotidiano del proprio grande valore.

“Un circuito virtuoso che provoca gioia. Perché non c’è sensazione più gratificante di vedere che ciò che prepari, cucini, servi è apprezzato”. Tutto ciò è stato reso possibile per la capacità di stare insieme a questi giovani.

“Li respiriamo, conosciamo e ci muoviamo con loro. Insieme sappiamo cosa possono dare e cosa possiamo costruire”.